giovedì 5 aprile 2012

Io ero tornato per prendere il sole

Tornato da Copenhagen alla Malpensa pensavo di trovare il sole ad aspettarmi, invece c'era il grigio. Caldo, comunque (15 gradi sono una cosa che si può solo immaginare in Danimarca, di questi tempi) ma mi aspettavo molto di più. Soprattutto perché sono attualmente di carnagione color bianco latte, e più di qualcuno mi ha dato il consiglio di prendere un po' di sole.

Ovviamente, una volta arrivato a casa è cominciata la tiritera di parenti e amiche di mia madre (le più scrupolose osservatrici del mio status quo) che hanno iniziato a dire come sono dimagrito, se mi faccio da mangiare, se son bravo a cucinare e se uso il burro. Domande alle quali rispondo alternando cenni e risate, sperando che sta tortura finisca il prima possibile.

Poi la famiglia ti aggiorna su cosa è successo nei mesi in cui eri via. Si parte con un bollettino di guerra che contiene, ahimè, chi ci ha lasciato, chi si è sposato, chi ha avuto figli e un riassunto di 45 minuti sui nuovi episodi di Gossip Girl. Poi si viene alla politica, al fatto che ci son troppe tasse da pagare e che serviranno i miracoli per arrivare a fine mese, ma son discorsi ormai triti e ritriti, che alle mie orecchie suonano vuoti.

Poi gli amici. Rivederli ci sta sempre, ma accorgerti di come non sono cambiati, mentre tu l'hai fatto profondamente, lascia sempre un po' di delusione. I discorsi son sempre quelli, i posti da vedere sempre gli stessi, mai niente di nuovo, mai niente di diverso.

Quindi alterno le mie giornate tra film, facebook e twitter, aspettando un sole che deve ancora uscire, perchè io voglio scaldarmi ed abbronzarmi. Perchè ne ho bisogno.

Intanto, Buona Pasqua a tutti,

Abraço

Gianbellan

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Lisboa

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Copenhagen

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